SIRIA: A LEZIONE DI SPERANZA

 (in collaborazione con Associazione Pro Terra Sancta)

La caduta del regime di Bashar al-Assad all’inizio di dicembre, dopo 60 anni di dominio, e l’ascesa al potere del gruppo islamista Hayat Tahrir al-Sham, insieme ad altre formazioni jihadiste, hanno nuovamente sconvolto il già fragile panorama sociopolitico siriano. Dopo 13 anni di guerra, incessanti bombardamenti, la pandemia di Covid-19 e il devastante terremoto del 2023, la Siria continua a rappresentare una delle più gravi emergenze umanitarie del mondo.

L’intervento di Orizzonti che sostiene Pro Terra Sancta si colloca nella zona di Idlib, a Nord del paese, quella da cui provengono le milizie Jihadiste che hanno preso il controllo di buona parte della Siria. Benchè moltissimi cristiani siano ormai fuggitI in cerca di maggior sicurezza, nei tre villaggi della valle dell’Oronte – Knaye, Yacoubieh e Jidaideh – sono rimaste circa 250 famiglie, fortemente legate alla propria terra e ai campi. Accanto a loro, nelle rispettive parrocchie, ci sono due frati francescani della Custodia di Terra Santa, Fr. Louai Bshara e Padre Khokaz Mesrob, che continuano la missione avviata da Padre Hanna  Jallouf, nominato vescovo di Aleppo.

Attraverso un approccio basato sul dialogo e dopo aver affrontato situazioni anche particolarmente difficili, i frati godono ora della fiducia e del rispetto non solo della popolazione, ma anche delle istituzioni della zona, fiducia che si rivela fondamentale per l’implementazione del progetto Terra Sancta/Orizzonti.

IL PROGETTO:

1) INTERVENTI DI RIABILITAZIONE DI CASE E TERRENI

2) ATTIVITA’ EDUCATIVE E FORMAZIONE PER I GIOVANI

Nel corso del 2024 si è verificato un recupero di 16.000 mq di terreni, per 12 anni occupati da jihadisti, e la ristrutturazione di case, interventi che hanno consentito il ritorno di circa 40 famiglie. Inoltre l’aiuto si è concretizzato nella creazione di piccole attività economiche (officine, negozi, acquisto di trattore).

Nel 2025 è previsto il ritorno di altre 40 famiglie, con la replica di interventi analoghi a quelli dell’anno precedente, quali ristrutturazione delle case e bonifica dei terreni agricoli. L’assistenza fornita copre solo una percentuale del costo totale dell’intervento, per evitare che la comunità cristiana cada in un circolo vizioso di assistenzialismo.

Inoltre, dal 2014, i due frati francescani gestiscono due piccole scuole all’interno dei conventi di Knaye e Yacoubieh. A seguito della chiusura di tutte le scuole private e dell’esclusione degli studenti e degli insegnanti cristiani – o non allineati al pensiero jihadista – dalle poche scuole pubbliche rimaste, questi due centri scolastici hanno rappresentato per 50 studenti, di età compresa tra i 4 e i 15 anni, l’unica opportunità di ricevere un’istruzione, oltre a garantire lavoro a 13 insegnanti.

Attualmente, la scuola a Knaye accoglie un totale di 60 bambini, suddivisi in classi di scuola materna, elementare, media e liceo. Mentre a Yacoubieh sono stati aperti degli spazi esclusivi dedicati agli studenti delle scuole superiori. Sono questi i giovani e giovanissimi beneficiari del progetto per l’anno 2025.

Le lezioni in entrambe le scuole sono seguite da corsi professionalizzanti volti all’introduzione dei ragazzi al mondo del lavoro. Tra gli altri si segnalano: Corso di moda, Corso di cucito e ricamo, Falegnameria, Corso per elettricisti e Corso di modellistica.