In Libano non si riesce a riprendere una normalità vivibile dopo la tragica esplosione avvenuta quasi tre anni fa.
Il Governo, costituitosi dopo 2 anni di infruttuose trattative, è totalmente inattivo a causa dei veti incrociati tra le varie componenti politico-religiose che non operano per il bene comune ma cercano solo vantaggi per la propria parte.
Il popolo soffre molto e chi può fugge e lascia definitivamente il Paese, che un tempo era un vero e proprio esempio di convivenza fra le varie appartenenze presenti ed economicamente in pieno sviluppo.
La Chiesa e la presenza dei frati francescani della Custodia sono l’unica realtà che offre un aiuto disinteressato e che cerca di donare speranza alla gente. Nascono varie forme di solidarietà tra famiglie come espressione concreta di una amicizia nella fede che non viene meno.
Anche un piccolo aiuto, sempre più difficile in questo momento di emergenze di ogni tipo, è utile per alleviare le sofferenze di una popolazione stremata.