11.12.24 Sede Orizzonti Cesena
Sintesi dell’incontro con Andrea Avveduto, responsabile della comunicazione di
Associazione pro Terra Sancta

In Siria sono giorni di incertezza, i cristiani hanno ancora paura, anche se la situazione col vecchio regime era diventata ormai insostenibile, e si guarda con grande prudenza alle tantissime incognite della nuova gestione islamica.
I Jihadisti che hanno conquistato il paese in questi giorni governavano a Idlib, dove era parroco padre Hanna Jallouf, francescano della Custodia di Terra Santa (ora nominato Vescovo di Aleppo) da loro inizialmente catturato, picchiato e torturato.
Eppure questo francescano, senza mai venire meno alla sua fede e integrità, si è guadagnato il rispetto e la stima degli stessi Jihadisti, tanto che quando questi hanno riconquistato Aleppo, hanno subito voluto incontrarlo e rendergli omaggio, dicendogli che si sarebbero presi cura dei suoi amici.
Anche gli altri francescani che sono lì hanno sempre operato con carità disinteressata, e rivolta a tutti, come il gesto di testimonianza eroica di padre Luhai, che si è offerto di scontare la pena di un anziano parrocchiano cristiano accusato di blasfemia e condannato dal tribunale della sharia a 15 giorni di carcere e cento frustate. “Date a me le frustate e lasciate andare lui.”
Colpiti e toccati inesorabilmente dalla proposta del frate di prendere su di sé le colpe di un altro, così come Gesù aveva fatto, “Abuna (padre) – gli hanno risposto i giudici interdetti – un caso simile non è previsto nelle nostre leggi.”
Il frate e il parrocchiano sono stati liberati (con soli dieci giorni di prigionia per salvare la faccia) e da allora non è più stata emessa una condanna a morte da quel tribunale.
Non è la vittoria della guerra, ma l’unico possibile inizio di cambiamento e di pace. Per questo l’Associazione Pro Terra Sancta lavora e sostiene la Custodia dei frati francescani.

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