NEWS – EVENTI
Iniziative di Natale: Mercatino di Orizzonti
Tra le iniziative di Natale della nostra associazione, ritorna puntuale il Mercatino di Orizzonti. Dal 19 novembre al 24 dicembre a Cesena, presso Palazzo Ghini, in corso Sozzi, 39, con i seguenti orari: Da lunedì a sabato: 9,30 - 12,30 e 15,30 - 19,00 Domenica: 10,00 - 12,30 e 16,00 - 19,00 Le volontarie hanno preparato con le loro mani, con cura, maestria e dedizione instancabile, i prodotti artigianali che assieme ai presepi provenienti da tutto il mondo, renderanno interessante e bello visitare il mercatino. Il valore aggiunto dei regali di Natale qui acquistati è nella buona causa che anima l'iniziativa. Quest'anno con il ricavato abbiamo deciso di sostenere: BAMBINI DISABILI IN KENYA EMERGENZA UMANITARIA IN LIBANO PROGETTO MEDICINA SOLIDARIA IN VENEZUELA Donare è già cambiare il mondo!
Asta di Natale
L'Associazione Orizzonti di Cesena ripropone per la XXVII^ volta la tradizionale Asta di Natale di oggetti d'arte domenica 27 novembre 2022 alle ore 15,30, a Cesena in Via Tiberti, presso la Sala B. Dradi Maraldi (gentilmente concessa da Crédit Agricole Italia) a Ingresso libero. Siamo consapevoli che tanti bisogni in questi tempi sono anche vicini a noi, tuttavia molti continuano a vivere una condizione al limite della sopravvivenza in tante parti del mondo. Per questo motivo ci sentiamo incoraggiati a riproporre questa occasione di amicizia, certi di contribuire al sostegno di persone in grave difficoltà di cui abbiamo una conoscenza diretta. Donare è già cambiare il mondo! E questo già a partire dal nostro cuore. Con il ricavato dell'asta 2022 sosterremo i progetti per: bambini disabili in Kenya l'emergenza umanitaria in Libano il Venezuela attraverso l'invio di medicinali salva vita. All'asta opere di grande valore artistico di Leonardo Lucchi, Alberto Sughi, Giovanni Cappelli e di altri artisti locali e nazionali. Inoltre: icone antiche, gioielli, ceramiche di Faenza, tappeti persiani, oggettistica e manufatti di alto artigianato.
Un testimone dal Libano – Incontro con mons. Mounir Khairallah vescovo di Batroun
Un testimone dal Libano - Incontro con mons. Mounir Khairallah vescovo di Batroun La liberazione dalla paura è quello che ci dà la forza di continuare…tutto quello che possediamo lo possiamo perdere in un attimo, ma questa fede nessuno può toglierla…la fede, il coraggio, la forza interiore… Guarda il video: https://youtu.be/80XHfjbJG2M
Pulmino: Sierra Leone
L’Associazione Orizzonti di Cesena da alcuni anni sta sostenendo in Sierra Leone una Casa di Accoglienza (St. Mary's Home) per bambini orfani e vulnerabili alla periferia della capitale Freetown. Migliaia di bambini sono rimasti senza genitori a causa della gravissima epidemia del virus Ebola che ha infestato la Sierra Leone alcuni anni fa. Nostro rifermento locale Daniel Shillah, un ragazzo che riuscì a fuggire dalla Sierra Leone durante la guerra civile con l’aiuto di Don Oreste Benzi; ospite poi per diversi anni a Cesena e tornato quindi nel suo paese per dare una mano al suo popolo. Nel 2019 Giovanni, Iva e Franco - tre volontari di Orizzonti - sono andati a fare visita ai bambini nella Casa di accoglienza. Poi nel 2020 Giovanni Cuni e Franco Zamagni sono tornati in Africa e in un mese di permanenza hanno creato un grande orto adiacente alla Casa, addestrando un paio di giovani nell’arte dell’orticoltura. Ciò ha permesso di avere a disposizione verdure in abbondanza per il sostentamento dei bambini e dei loro educatori. L’ultimo viaggio risale a marzo 2022: i volontari Giovanni Cuni e Iva Buda, con Franco Zamagni e Giovanna Amaduzzi, appena rientrati dalla Sierra Leone, hanno constatato che permane il grande problema del raggiungimento della scuola. Una strada sterrata di 5 chilometri all’andata e 5 al ritorno. Tragitto da percorrere a piedi, sotto un sole cocente nei mesi di siccità o sotto [...]
Lo sguardo di…Franco
Papa Francesco ritiene che «un uomo può guardare un altro uomo dall’alto in basso solo quando lo aiuta a rialzarsi». E prosegue: «Nella società vediamo quante volte si guardano gli altri dall’alto in basso per dominarli, sottometterli, e non per aiutarli a rialzarsi». Una citazione che sottolinea come il potere politico, economico, di posizione sociale - o l’essere nati in un luogo privilegiato come il nostro - rischi di farci sentire autorizzati a trattare persone a noi vicine o popoli lontani come a noi subalterni. Da cui le sperequazioni fra persone, famiglie, popoli e nazioni. Nessuno possiede la bacchetta magica per cambiare le condizioni di povertà e solitudine di tanti, ma un uomo che si consideri tale non può non rendersi conto che l’umanità è fatta tutta di figli di Dio. In questo senso siamo fratelli tutti. Non si tratta di perseguire l’utopia di un egualitarismo planetario con progetti totalitari come la storia ci ha insegnato, ma di convertire il modo di porsi, personale e sociale, che tenga conto che non c’è un uomo o una donna che valga meno di un altro. E che tutti hanno il desiderio ed anche il diritto che venga rispettata la propria statura umana per cui sono venuti al mondo. Papa Francesco ha pure sottolineato che occorre «toccare, farsi carico dell’altro. Ma se noi guardiamo senza toccare con le nostre mani cos’è il dolore della gente, non [...]
Una cena insieme ai donatori della Sierra Leone – 19 marzo 2022
Sabato 19 marzo è accaduta una cosa molto bella. Nella sala della Parrocchia di San Rocco, per gentile concessione del parroco, abbiamo proposto una cena per incontrarci con i donatori della Sierra Leone e con i volontari Iva e Giovanni, Franco e Giovanna, di ritorno dalla Sierra Leone dove Orizzonti provvede alla cura alimentare, scolastica, educativa dei 14 bambini, orfani dell’Ebola, accolti nella casa famiglia St. Mary. Il racconto dell’esperienza fatta, documentata dalle foto, ha permesso a tutti di rendersi conto della importanza e bellezza di tale opera: costruttori di umanità nuova. Sono tempi difficili e a volte inquietanti, ma possiamo affermare che il cuore dell’uomo è sempre lo stesso: generoso, attento di fronte al bisogno, in particolare dei bambini, e alla serietà con cui viene affrontato. Non ci crederete ma si è riunito un popolo, variegato come età, provenienza sociale e culturale, desideroso di capire, di conoscere e di sperimentare il dono prezioso dell’amicizia che opera: in effetti l’estraneità non era di casa, ognuno ha potuto sperimentare che l’ideale più è elevato e concreto, più unisce. L’ottima cena – “che non guasta” – ha reso la bella convivialità ancora più gustosa. Grazie a tutti coloro che sono intervenuti accogliendo il nostro invito e hanno contribuito alla bellezza del momento. Ebe Domenichini